PALLA AL CENTRO

Nel mondo del calcio si usa da sempre invocare il campo per mettere fine alle infinite polemiche che questo sport genera. Ogni aspetto relativo a questo gioco, e lo possiamo notare ogni volta che si avvicina una qualunque partita, dà vita a una serie interminabile di parole che spesso ne mette in secondo piano la componente principale. Nel piccolo della realtà sportiva di Martirano Lombardo sembra valere lo stesso discorso, fatte ovviamente le dovute distinzioni.
Nella breve vita calcistica dell’ ASD Martirano Lombardo mai come quest’anno si è sentito il bisogno di iniziare a giocare per porre fine, diciamolo, a una bruttissima estate. Già, perché il cammino che sta portando la squadra verso il suo terzo campionato è stato più che mai difficoltoso. Le beghe interne alla società hanno messo in serio pericolo l’iscrizione al campionato tanto che, a un certo punto, tutto quello che di bello è sorto intorno alla squadra sembrava essere sul punto di svanire. Ma alla fine, per fortuna, l’iscrizione è stata fatta. Questo però non ha messo la parola fine ai problemi interni alla società, problemi che hanno portato alle dimissioni di alcuni suoi componenti per evidenti divergenze di vedute con i membri che hanno deciso di portare avanti il progetto.
Per non alimentare polemiche non credo sia il caso di tornare sulla questione che, in più di una circostanza, ho avuto modo di affrontare di persona con più di un componente (ed ex) della società. Mi sono fatto una idea, che tengo per me, però credo che sia doveroso dire una cosa. Prendo spunto da mister Marrelli, al quale (e ci tengo a sottolinearlo) sono legato da un rapporto di stima,  amicizia e affetto che dura da circa vent’anni, che qualche giorno fa ha postato un lungo messaggio su facebook in cui esprimeva delle critiche anche abbastanza dure sia nei confronti dei componenti della società rimasti, sia nei confronti della nuova guida tecnica a cui è stata affidata la squadra, mister Ambrosio. Credo che il nostro ex allenatore abbia fatto bene a dire la sua e che sia un diritto sacrosanto esprimere le proprie critiche, che siano esse condivisibili o meno, e mi sento di condannare chi ha segnalato il post agli amministratori di Facebook. Detto questo però, cosi come giudico importantissimo esercitare il proprio diritto di criticare, allo stesso modo reputo fondamentale partire sempre da un approfondito esame di coscienza e da un minimo di autocritica. Siamo davvero convinti che il Martirano prima rappresentasse un angolo di paradiso e adesso, di colpo, si sia trasformato in un girone dell’inferno? Il discorso, è chiaro, vale anche al contrario. E quindi mi permetto di far notare, con il massimo rispetto, a tutti quelli che ritengono che si stia già adesso sbagliando tutto, che anche gli altri anni non è stato tutto rose e fiori. Non facciamo finta di aver perso la memoria. I problemi ci sono e ci sono stati, sempre.
Io credo di avere un buon rapporto con parte della dirigenza e con tutti i giocatori, che prima di tutto sono amici, e so per certo che le difficoltà, a più livelli, non sono mancate in questi anni. Si potrebbero scrivere decine di articoli sull’argomento. E io ho cercato sempre, nel rispetto dei ruoli e con la massima umiltà, di dare qualche consiglio per mettere sempre in guardia chi di dovere dalle possibili ripercussioni che la sottovalutazione di un problema avrebbe potuto comportare. Alla luce di tutto questo mi pare, per esempio, una critica gratuita parlare di un pallone sgonfio o dell’erba agli angoli del campo dimenticando che abbiamo iniziato il primo campionato senza terreno di gioco!E non voglio elencare altre cose perché non è necessario creare altre polemiche. Quindi ben vengano le critiche, ma che siano sensate e sincere.
Adesso è ora di lasciare da parte le chiacchiere e i risentimenti personali per dar spazio al calcio giocato. Sono cambiate un po’ di cose dall’anno scorso. Una fetta di dirigenza si è dimessa, mister Ambrosio (in bocca al lupo), che ha preso il posto di mister Marrelli, a cui va il ringraziamento di tutto l’ambiente per il lavoro svolto in questi anni, dovrà cercare di vincere un certo scetticismo che sembra affiorare in parte della tifoseria. La rosa è rimasta sostanzialmente invariata, con pochi nuovi innesti e qualche abbandono. Non resta dunque che prepararsi all’inizio di questo campionato e sperare che questo possa spazzare via polemiche e tensioni. È solo calcio, e per di più paesano. Prima di chiudere vorrei rivolgere un appello a tutti quelli che hanno a cuore le sorti del Martirano. Non lasciamo soli i nostri ragazzi, non lasciamo che i problemi “calcistici” finiscano per travolgere i rapporti personali. E poi non è detto che le divergenze tra qualche tempo non possano essere appianate (ce lo auguriamo tutti). Credo che sarebbe un gran bel gesto se gli ex dirigenti venissero ogni domenica a sostenere la squadra che hanno contribuito a formare e a incitare i giocatori in campo. Non penso sia un miracolo cosi irrealizzabile. Non roviniamo un qualcosa che tanto significa per una piccola comunità come la nostra. Basta polemiche e tutti al campo. Palla al centro.

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