La crisi del Martirano sembra non avere fine. Il faccia a faccia tra società e squadra di venerdi scorso non ha portato il risultato sperato e domenica è arrivata la prima sconfitta interna della stagione. La vittoria manca ormai da più di due mesi e questo, oltre a pesare sulla classifica, inizia a condizionare pesantemente il morale di una squadra scesa in campo contratta e senza la necessaria lucidità, apparsa per lunghi tratti nervosa, ossessionata forse da una vittoria scaccia-crisi che stenta ad arrivare. La sconfitta per 3 a 1 con la Cicalese non lascia spazio ad alibi.
Le pesanti assenze non giustificano, infatti, una prestazione molto al di sotto delle potenzialità delle aquile, contro un avversario ampiamente alla portata, che si è dimostrato molto abile a sfruttare i grossolani errori della squadra di casa.
La cosa apparsa più evidente e più preoccupante è stata la brutta involuzione sotto il profilo della manovra. Il centrocampo giallonero raramente è stato capace di produrre tre passaggi di fila, non ha saputo quasi mai mettere la palla a terra, ragionare e produrre gioco. La difesa, spesso sotto pressione, non ha saputo sempre rimediare alle sue stesse disattenzioni. Per non parlare dell’attacco, in giornata fortemente negativa, che ha saputo produrre pochissimo e ha sprecato malamente le pochissime palle gol. E di fronte non c’era certo il Barcellona. Ne è venuta fuori una partita a ping-pong giocata tra le due difese, fatta di ripetuti e inutili rilanci alla cieca, troppo brutta per essere vera, che ha annoiato non poco i numerosi spettatori.
Eppure, nonostante tutto, il Martirano aveva chiuso in vantaggio il primo tempo grazie a una perla da lunga distanza di Orlando che ha sorpreso il portiere ospite. Contro un avversario non certo irresistibile, che aveva saputo costruire una sola pericolosa conclusione nel primo tempo respinta da un grande intervento di Vento, con un pizzico di attenzione e calma, un solo gol avrebbe potuto, anche giocando male, portare una vittoria preziosa. Invece la squadra di Marrelli, che tornava in panchina dopo un mese di squalifica, è tornata in campo più nervosa, confusionaria e stanca che mai. E i tre gol incassati dicono tutto.
PAGELLE
VENTO 5: Questa volta sui gol poteva fare di più. E le uscite sono ancora un problema…
G. STRANGES 6.5 (S. Mazzeo): Tra le pochissime cose positive della giornata. Pronto fisicamente, gioca una buona partita. Risorsa importante.
G. GALLO 6: Grande sostanza. Fa quello che può.
F. VESCIO (terzino) 5: Troppe incursioni in avanti che aprono pericolose praterie per gli avversari. Dimentica spesso i suoi compiti difensivi.
G. STRANGES 5.5: Non è stato il solito Giuseppe.
ROPERTI 5.5: Non ha saputo ripetere quanto di buono ha fatto vedere nelle partite precedenti. Prova il gol di tacco. Si rifarà.
ORLANDO 5.5: Il gol e niente più.
CERQUA 5: Nervosismo e condizione fisica non ottimale incidono sulla sua lucidità e ne limitano l’azione.
SENATORE 5.5: Cerca il gol su punizione. Ma in generale combina poco.
AIELLO 5: Cerca di fare da cerniera tra centrocampo e attacco ma senza fortuna.
L. GALLO 5: Dovrebbe essere il punto di riferimento in avanti ma non lo è. Non detta mai il passaggio. Se gioca sempre fuori dall’area i compagni a chi la devono passare?
F. VESCIO, ANT. STRANGES e N. VENTO 5: Impalpabili.
15/02/2011
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